Investire in opere d’arte non è qualcosa che corrisponde ad una “nicchia” ma un contesto anche finanziario di enorme efficacia e può essere anche una buona possibilità per un singolo cittadino pur di fascia non esattamente facoltosa, ovviamente tenendo conto dei rischi ancor prima delle possibilità, che come ogni ambito di investimento presenta rischi e benefici.
Così come è importante iniziare, quindi gli aspetti preliminari che vanno assolutamente conosciuti e compresi in ogni loro forma possibile. L’investimento in arte, per una popolazione come quella italiana sembra essere ancora oggi qualcosa di relativamente poco conosciuto, ma “grattando la superficie” emergono facilmente delle ottime chances di guadagnare in futuro.
Arte e mercato
Investire in arte per molti corrisponde a qualcosa di difficile da identificare, essendo anche una questione di concetto: per parecchi è difficile trovare una valutazione economica soprattutto nel lungo periodo, quindi non è semplicemente da tutti aspettarsi una forma di successo se si decide di sviluppare questa forma di investimento. Un conto è il gusto personale, un altro è il trend e quindi il mercato.
Rispetto a beni tangibili, i beni artistici sono definiti quasi sempre come parte della soft power ossia tutti quei contesti finanziari che non hanno un valore stabile e definito ma che rientra nel contesto delle condizioni: qualsiasi cosa può avere un valore al ribasso o al rialzo a seconda dei fattori ambientali ma anche da parte di chi lo interpreta. Questo significa che anche oggetti non particolarmente ed oggettivamente così valevoli possono avere una valutazione economica elevatissima.
Cose da sapere
Prima di investire in opere d’arte conviene comprendere quanto più e possibile i contesto: capire se un artista o un tipo di prodotto artistico può avere una forma di successo maggiore nel prossimo futuro e soprattutto se può mantenersi stabile. Anche gli artisti più iconici quasi sempre agli esordi hanno avuto un periodo poco nel quale erano poco considerati.
- Per questo motivo conviene direzionare le proprie attenzioni su un contesto ed un genere definito ed interessarsi a quello per poi ampliare i propri orizzonti
- Comprendere il fattore “vendibilità” di qualcosa che va a braccetto con lo stile che non deve essere per forza nuovo ma neanche troppo “replicabile”
Il mercato dell’arte è in aumento, ed è ritornato in grande spolvero dopo i periodi di crisi come ad esempio quelli legati al Covid-19, allo stesso modo conviene sempre andare con i “piedi di piombo” e soprattutto non considerare l’arte ed il mercato che ne è collegato come qualcosa pronto a restituirci immediatamente con gli interessi quanto abbiamo speso in tempi brevi.
Conviene seguire artisti poco conosciuti ma che hanno uno stile già comunque definito, i cosiddetto “diamanti grezzi”, visitando eventualmente gallerie, mostre e quant’altro ma anche discutendo con coloro che non sono artisti ma esperti del mercato, come detto l’ambito è molto diverso, ci si muove su linee parallele ma comunque che non vanno a toccarsi.