Il colesterolo è quasi sempre associato all’alimentazione con un’accezione negativa. In realtà, il colesterolo di per sé non è nocivo. Si tratta di una sostanza grassa prodotta in gran parte dal corpo e in minima introdotta attraverso il cibo. Nel sangue sono presenti due tipologie di colesterolo: HDL, quello “buono” e LDL, cioè il colesterolo “cattivo.
Quando i valori di colesterolo “cattivo” nel sangue superano la media, si corre il rischio che insorga una malattia cardiovascolare. Chi soffre di ipercolesterolemia, ha il colesterolo troppo alto ed è quasi sempre costretto a eliminare alcuni alimenti ritenuti troppo grassi e pericolosi per il suo stato di salute. Il prosciutto cotto è uno di questi.
Prosciutto cotto e colesterolo alti: quali rischi ci sono?
Se gli esami del sangue rivelano valori di colesterolo troppo elevati, il primo passo da compiere è quello di adottare una dieta alimentare più sana ed equilibrata, dando l priorità ai cibi poveri di grassi. Il rischio di ostinarsi a seguire un regime alimentare sbagliato è quello di andare incontro a qualche malattia cardiovascolare, anche grave.
In genere, di fronte a un disturbo di ipercolesterolemia, i primi alimenti che vengono additati come nocivi sono gli affettati. Demonizzare tutti i salumi e la carne rossa è, però, sbagliato. Ci sono salumi e insaccati che possono essere consumati con moderazione, a patto che siano di alta qualità. Il prosciutto cotto, per esempio, se privo di glutammato monosodico e polifosfati nn va necessariamente eliminato dalla dieta.
Quali alimenti mangiare per abbassare il colesterolo
Quando si deve tenere sotto controllo il colesterolo nel sangue è di cruciale importanza ridurre o perfino eliminare alcuni alimenti, fra i quali le carni lavorate, gli insaccati, i formaggi grassi, burro e strutto e cibi preconfezionati, come le classiche merendine, i biscotti, le creme spalmabili. Il prosciutto cotto, se di ottima qualità, può essere mangiato ogni tanto, perché non contiene troppo colesterolo. Ecce le sue qualità nutrizionali contenute in 100 grammi:
- acqua: 72,20 g
- carboidrati: 1,70 g
- proteine: 15,70 g
- grassi: 7,60 g
- colesterolo: 48,60 mg
- potassio: 311 mg
- fosforo: 126 mg
- sodio: 2,10 mg
Per contrastare il rischio di ipercolesterolemia, e la conseguente comparsa di patologia cardiovascolari, si dovrebbero adottare alcuni piccoli, ma utili accorgimenti. Uno fra questi è consumare più cereali, legumi, frutta e verdure, perché sono alimenti privi di colesterolo e ricchi di fibre in grado di diminuirne l’assorbimento a livello intestinale.
Almeno due o tre volte alla settimana sarebbe utile consumare del pesce, scegliendo possibilmente una cottura alla griglia, l vapore o al cartoccio e limitando la frittura. Sarebbe buona cosa eliminare i condimenti di origine animale, come il burro, il lardo e lo strutto, e sostituirli con quelli vegetali, come l’olio d’oliva. Se non si vuole rinunciare al latte, si dovrebbe optare per quello scremato o parzialmente scremato.